“RFId: Come può migliorare il processo produttivo”

 

Nella dinamica consueta le aziende di produzione o che comunque gestiscono un magazzino, sono portate ad assumere un atteggiamento dinamico e pronto ad adattarsi alle più svariate richieste del mercato, le esigenze e le necessità dei clienti esigono una flessibilità laddove un tempo non era richiesta. Gli elementi che sono alla base dei processi produttivi tipici devono essere sottoposti a un costante monitoraggio per poter andare incontro a tali esigenze. I clienti hanno bisogno di informazioni aggiornate sui loro ordini e di conseguenza, l’informazione sullo stato dei materiali, sulle scorte di magazzino e sulla produzione in generale deve essere il più dettagliata possibile, è auspicabile che le aziende comprendano che strutturarsi per ottenere in tempo reale le informazioni relative alla produzione significa trarre il massimo beneficio dai propri processi.

È proprio grazie alla capacità di ottenere quante più informazioni possibili che le aziende sono in grado di adottare misure adeguate per migliorare i propri processi produttivi, sono le aziende che sanno innovarsi tecnologicamente quelle che più di altre ottengono quel vantaggio competitivo necessario per diventare o rimanere leader nel proprio segmento di mercato. 
L’abilità nell’analizzare all’istante la genealogia e i parametri di processo di ogni prodotto consentirà ai produttori di identificare e risolvere le problematiche di produzione nel modo più semplice e veloce. La disponibilità in tempo reale di quest’informazione permetterà loro, inoltre, di gestire proattivamente i problemi legati alla produzione con un notevole risparmio di tempo e materiali, apportando le dovute modifiche e correzioni senza interruzione del sistema produttivo e/o perdita di materiale e lavoro.

La tecnologia RFId offre opportunità che con i sistemi di identificazione attualmente in uso (principalmente barcode), sono pressoché irrealizzabili, tali opportunità, fra cui ricordiamo la capacità di lettura in ambiente senza necessità di puntamento diretto e soprattutto l’ampiezza e la dinamicità dell’informazione contenuta nei tag (le informazioni vengono aggiunte e modificate mano a mano che si rendono disponibili), giustificano una scelta alternativa all’identificazione barcode nonostante il minor costo e l’attuale diffusione ormai praticamente totale. Grazie all’identificazione RFId, le società commerciali e la relativa struttura logistica possono conoscere in qualunque istante dove si trova ogni singolo bene, riuscendo quindi ad ottimizzare in modo sensibile la Supply Chain e risparmiando di conseguenza ingenti quantità di denaro.

L’adozione dell’RFId da parte delle aziende è certamente da considerarsi un momento di grande evoluzione teconologica e come sempre accade in questi casi le aziende si trovano di fronte alla scelta se investire subito e quindi ottenere risultati il prima possibile, oppure resistere il più possibile all’adozione del nuovo standard. Nella nostra epoca, caratterizzata da un’economia sempre più globalizzata e competitiva, resistere all’evoluzione tecnologica si è sempre rivelata una scelta perdente. È consigliabile che le aziende valutino attentamente quali siano i benefici e quale sia l’implicazione in termini di costo derivanti nell’adozione di questa nuova tecnologia.